Intervista ad Ingrid Benincasa

Il metodo KonMari e il potere del riordino

Ciao Ingrid benvenuta! Chi ha frequentato gli incontri di #BellezzaIntelligente ha avuto il piacere di conoscerti e apprendere alcune chicche sull’arte del riordino e il mondo di Marie Kondo. Adesso ti chiedo di raccontare a chi non si è mai approcciato all’argomento il tuo incontro con questo stile di vita e la tua professione.

Durante un viaggio in Giappone, nel 2018, ho letto per puro caso il primo libro di Marie Kondo “Il magico potere del riordino”. Sino ad allora conoscevo Marie in modo superficiale e solo come colei che dava dei consigli su come fare le valigie (argomento non interessante per me a quei tempi).

Leggere il suo libro mi ha aperto gli occhi e la mente. Ho divorato tutti gli altri suoi libri e sono tornata a casa con il desiderio di mettere in pratica il suo metodo. Furono mesi impegnativi a livello fisico e psicologico. Ho sempre avuto la tendenza ad accumulare oggetti con l’appellativo “possono sempre servire” o vestiti “prima o poi ci rientrerò”: il lavoro da fare era davvero enorme.

Alla base del metodo KonMari c’è un vero e proprio lavoro introspettivo molto profondo. Attraverso il decluttering e la cernita di tutto ciò che possediamo nelle nostre case scaviamo dentro di noi e facciamo risalire in superficie aspetti della nostra vita che probabilmente abbiamo preferito nascondere anche a noi stessi.

Seguendo questo metodo ci riappropriamo, invece, della facoltà di scegliere cosa ci dà gioia e cosa sarebbe meglio lasciare andare perché nocivo o perché non ci fa stare bene.

Spiegaci il percorso KonMari siamo curiose!

Il Percorso KonMari prevede la cernita di 5 categorie in questa esatta sequenza: Vestiti, Libri, Documenti, Komono (Oggetti misti) ed infine i Ricordi.  L’ordine non è casuale: si inizia dalla categoria più semplice e si termina con ciò che più ci sta a cuore. 

Osservando il MIO cambiamento decisi di diventare Consulente Certificata per aiutare  chiunque ne avesse avuto bisogno a “trasformare” la propria casa, e di conseguenza la propria vita, in meglio. Non sono una Professional Organizer come spesso si crede, non aiuto le persone ad Organizzarsi. Le conduco, passo dopo passo, ad una maggior consapevolezza di sé stesse, e sto loro vicino durante il percorso di “trasformazione” della loro casa sino a farla diventare la casa dei loro sogni.

In pratica non sono IO ad organizzare e riordinare le loro cose ma sono loro, con il mio supporto, a scegliere in autonomia cosa tenere e cosa lasciare andare. So perfettamente che, a percorso completato, chiunque sarà in grado di organizzare la propria vita da solo, perché avrà acquisito una maggiore consapevolezza di ciò che realmente ha la priorità nella propria vita.

“Il magico potere del riordino” libro che ha venduto più di tre milioni di copie nel mondo e ha fruttato alla sua ideatrice un posto nella lista delle 100 personalità più influenti del 2015 è diventato da poco anche una serie su Netflix seguitissima. Secondo te perché? Abbiamo bisogno di riordinare, in un mondo sempre più di fretta, i nostri armadi o altro?

Ogni volta che parlo del mio lavoro mi sento dire la stessa identica frase: “Se vedessi casa mia ti verrebbe un colpo!”

 La maggior parte delle persone accumula oggetti, e la cosa peggiore è che ci si rende conto di essere vittima del proprio disordine ma non si è in grado di liberarsi di nulla.

Sto però notando, con mia immensa gioia, che da qualche tempo c’è una sempre maggior ricerca di tutto ciò che è semplice, ordinato e naturale. In quest’ottica la cultura orientale la fa da padrona (Yoga, Zen, Feng shui, …)

Le persone iniziano a comprendere che la sostanza è molto più importante dell’apparenza, e che ciò che conta è provare gioia per ciò che si ha, non ricercare continuamente appagamento in cose materiali che immancabilmente diventano parte della normalità ed il loro potere appagante scompare (con la conseguenza di continuare ad acquistare in maniera compulsiva).

Osservare come le case vengono “trasformate” da Marie Kondo in tv trasmette un senso di liberazione e leggerezza. Le persone si immedesimano nei protagonisti delle puntate della serie a tal punto da riordinare immediatamente la propria casa una volta terminata la puntata.

Che cosa si intende per decluttering e komono?

Il decluttering è uno stile di vita orientato all’essenziale, all’eliminazione di ciò che “ingombra” (fisicamente ed emotivamente).Fare decluttering significa mettersi in gioco, riappropriarsi dei propri spazi e, di conseguenza, della propria vita. Rimettere in ordine eliminando ciò che non vogliamo più tenere nella nostra vita ci permette di guadagnare ben due cose (sarebbero molte di più a dire il vero!):

  1. TEMPO: quando avrete bisogno di qualcosa saprete esattamente dove trovarla. Ogni cosa ha la sua casa.
  2. GIOIA e BENESSERE: Vivere in un ambiente ordinato ci fa sentire in pace con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

Komono è la quarta categoria del metodo KonMari. Si intendono tutti gli oggetti miscellanei che abbiamo in casa e che non appartengono alle categorie precedenti (Vestiti, Libri e Documenti). Ci sono ad esempio i Komono cucina (Utensili per cucinare, Stoviglie e Posate, Cibo), i Komono bagno (Articoli per l’igiene viso e corpo, Prodotti per il bagno, Prodotti per la pulizia), i Komono ufficio (penne, quaderni, raccoglitori, ecc…) Questa è la categoria con più oggetti e, generalmente, è quella che richiede maggior tempo per essere completata.

Il metodo Konmari  recita che bisogna tenere solo ciò che ci fa stare bene. Come si fa a prendere in mano ogni capo e ascoltare la famosa “scintilla di felicità”? E innanzitutto, bisogna allenarsi nel capire che emozione ci suscita? Tu credi che tutte le cose abbiano l’anima?

Marie Kondo segue la religione Shintoista. Ogni luogo ed ogni oggetto hanno un’anima. Non sarei Consulente KonMari se non condividessi questo pensiero. La prima volta che entro in una casa mi prendo qualche minuto di silenzio per entrare in sintonia con essa. Una casa trasmette le energie di coloro che ci abitano. In quel momento riesco a fami un’idea del lavoro che andrò a fare.

Allo stesso modo un oggetto trasmette emozioni a chi lo possiede. Affinché la cernita venga fatta il più correttamente possibile non è sufficiente osservare un oggetto per decidere se tenerlo o se lasciarlo andare. È necessario stringerlo, sentirlo e percepire le emozioni che proviamo e che l’oggetto stesso ci trasmette. Avete presente come vi sentite quando abbracciate una persona amata? Il vostro corpo sembra esplodere dalla gioia. E cosa succede invece quando siete costretti a stringere la mano ad una persona che non amate particolarmente? Non vedete l’ora di staccarvi. Ecco, con gli oggetti vale lo stesso principio.

 Può il riordino sistematico di casa, scrivania, cassetti diventare una vera e propria terapia per elaborare un lutto, una tensione tra coniugi, un trauma non superato, o segnare l’inizio di un nuovo capitolo della vita?

Riordinare ci aiuta a “mettere le cose a posto”. Quando nella nostra vita accade qualcosa che ci crea disagio, malessere o insoddisfazione ciò che cerchiamo è una soluzione, un modo per uscire da quel disordine mentale che stiamo provando.  Anche il semplice gesto di pulire (rimuovere lo sporco) ci da l’impressione di fare chiarezza, riportare la situazione all’ordine iniziale. Ecco perché riordinare può essere considerato terapeutico. Dopo aver riordinato tutto sembrerà migliore. Passare in rassegna ogni singolo oggetto che ha fatto parte della nostra vita è come un tuffo nel passato, un film di chi eravamo e siamo tutt’ora. Scegliere cosa tenere getta le basi per il nostro futuro, per chi vogliamo essere.

Se volete sapere di più su Ingrid e il metodo KonMari seguitela sulle pagine di #BellezzaIntelligente dedicate ai coach e anche qui:

Facebook: Ingrid Benincasa

Instagram: @Ingrid.benincasa

Blog: www.benincasa.me

Youtube: Ingrid Benincasa Channel

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